Un primo testo “misto” (con parole e disegni) su cui mi è capitato di lavorare in questi giorni, e proponibile integralmente anche alle classi, è il seguente.
Si chiede a ciascun ragazzo, in tutta semplicità, di stilare un elenco delle cose che lo rendono felice.
All’apparenza è un esercizio banale, ma in realtà richiede una certa dose di consapevolezza e un discreto bagaglio di originalità.
Può essere anche un’occasione per avviare un lavoro sui verbi e/o sul lessico, avendo l’accortezza di domandare ai ragazzi di non ripetersi, nel linguaggio, ma di sforzarsi di cercare sinonimi.
Trentacinque sono, forse, un po’ troppi: ci si può tranquillamente fermare a venti.
E, poi, gli elenchi costituiscono sempre un’interessante occasione di meditazione, valutazione e selezione: non fanno mai male.